
From project to race
From project to race
Progetto multidisciplinare
la “Testa d’oro”
Testadoro è un marchio fondato originariamente a Torino nel 1946. L’attività del marchio è durata per quattro sole stagioni agonistiche, ma ha lasciato una grande eredità di innovazioni proposte. Il marchio Testadoro rinasce oggi con la proposta di vetture che uniscono il fascino e la meccanica di un tempo e l’affidabilità di oggi, rendendo la guida di queste vetture un’esperienza unica e al contempo sicura.
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La progettazione
In linea con la filosofia di Testadoro, la progettazione è avvenuta utilizzando i metodi tradizionali (carta e matita), verificandone poi i risultati con i moderni metodi di controllo. La base del progetto è stata il disegno del telaio originale intorno al quale abbiamo costituito la sagomatura di tutta la struttura dell’auto.
Sagoma di battitura
Il mascherone in legno è stato realizzato interamente a mano, partendo dai disegni in scala 1:1 realizzati dall’autore Dario Pasqualini, come si usava un tempo nelle carrozzerie torinesi. Il vecchio bozzetto generale della vettura è stato tradotto nella linea attuale, improntata alla massima semplicità ed efficienza.
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La carrozzeria
La carrozzeria è realizzata interamente a mano in alluminio. La specialità della Martelleria Giacometto è infatti la realizzazione di progetti completi, pezzi unici e prototipi, come in questo caso. A partire dal mascherone in legno sono stati progettati, realizzati e montati i diversi componenti della “pelle” in alluminio, unendo tecniche antiche a soluzioni innovative per la realizzazione di ogni singolo componente.
Telaio
Il telaio è stato realizzato a partire dal progetto originale del 1951 e da un primo tentativo di costruzione iniziato nel 1992 e poi abbandonato. Il telaio appena abbozzato, insieme alla sua meccanica Fiat 1100 originale, è stato completato usando tubi in acciaio CrMo4 realizzati dallo stesso produttore di quelli utilizzati nel 1992 e usando la geometria del telaio progettato per la Classe Sport 1100 in versione Mille Miglia nel 1951.
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Motore
Il motore originale è stato modificato con la stessa filosofia utilizzata all’epoca da case costruttrici quali la Cisitalia; rimane quindi la distribuzione monoalbero ad aste e bilancieri, ma con testata, valvole e albero motore realizzati specificamente. Nuovi pistoni e bielle da competizione completano il pacchetto sviluppato e testato al banco prova dalla O.S.M.E.G. di Cumiana, portando la potenza dai 35 Cv originali agli attuali 63 Cv. Completano il pacchetto il coperchio delle valvole e la coppa dell’olio speciali Testadoro, realizzati interamente a mano.
La (non) verniciatura
Per non coprire il lavoro dei maestri battilastra della Martelleria Giacometto la carrozzeria è lasciata interamente a vista, senza l’ausilio di stucco e vernice per mascherare eventuali difetti. Questo tipo di finitura semi-opaca è anche l’ideale per godere appieno delle linee tese e futuristiche (per l’epoca, ovviamente) della vettura. I cerchi sono quelli originali in lamiera ma cromati in finitura opaca, definiti “a disco” nel progetto originale. Il tocco di colore è dato dal rosso “Barolo” del telaio, che emerge prepotente fino a diventare protagonista sia nell’abitacolo che nel vano motore, in piena vista grazie all’apertura totale offerta dal “cofango” in alluminio.
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Strumenti di bordo su misura
Per una vettura interamente costruita a Torino non potevano mancare dettagli costruiti su misura nella capitale italiana dell’auto. Un’ altro marchio torinese storico, Allemano, si è unito al progetto fornendo gli strumenti di bordo realizzati appositamente su disegno di Dario Pasqualini. Allemano fornisce strumenti di bordo per automobili fin dal 1919, quando fornì il primo equipaggiamento del Fiat 501 Torpedo.
Selleria
Gli interni sono costituiti da plancia, volante, cambio e poco altro. In un’auto da corsa non vi è spazio per il superfluo, ma per qualche dettaglio di stile, sì. Oltre ai già citati strumenti Allemano, al volante appositamente realizzato in Martelleria e ai sedili in alluminio, le imbottiture e gli altri dettagli in pelle aggiungo un tocco di funzionale eleganza. La selleria è realizzata dalla DOC di Calautti Domenico in vacchetta ecologica naturale. Protagonista degli interni è anche il telaio a vista, che mostra la propria struttura nel suo colore rosso “Barolo” a contrasto con i pannelli a vista in alluminio.
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Now it’s time to race
Dopo tanto lavoro la macchina è finalmente pronta per affrontare la pista e racconta con i suoi molteplici dettagli una coraggiosa avventura che ha unito manualità, capacità tecniche e artistiche. Un perfetto esempio di come il lavoro di squadra, la tradizione e l’innovazione siano ancora di casa a Torino.